La Cassazione: “I genitori hanno diritto ad essere informati sulle malformazioni del feto”

I genitori hanno ”diritto ad essere informati” sulle malformazioni del feto, ”indipendentemente dalla eventuale maturazione delle condizioni che abilitano la donna a chiedere l’interruzione della gravidanza”, anche per ”prepararsi psicologicamente e, se del caso, anche materialmente, all’arrivo di un figlio menomato”.

Se il medico manca quest’adempimento, la corte puo’ stabilire il risarcimento del danno biologico ed economico. Lo sottolinea la Cassazione che ha accolto il ricorso di una coppia contro una sentenza della Corte d’Appello di Firenze del 2007, che cassando la sentenza di primo grado, aveva negato il risarcimento da parte del medico per la manca tempestiva diagnosi di una malformazione. La madre non aveva potuto abortire e il bimbo e’ nato affetto da spina bifida. Nel 1997 il Tribunale di Lucca aveva condannato il medico a risarcire alla coppia 600 mila euro, ritenendo che la mancata diagnosi ”avesse impedito alla gestante di esercitare il diritto di chiedere l’interruzione di gravidanza”, secondo quanto previsto dalla legge 194 che regola il diritto e le modalita’ d’aborto.

Dieci anni dopo la Corte d’Appello aveva riformato la sentenza ritenendo che c’e’ si’ stata un’inadempienza del medico, ma richiamando la legge 194 sull’aborto aveva sottolineato che perchè possa essere praticata l’interruzione volontaria della gravidanza, dopo i primi 90 giorni, non e’ sufficiente che siano accertati processi patologici” nel feto, ma e’ necessario che si determini un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

E su questo nell’istruttoria compiuta ”non erano emersi elementi”. Inoltre ”non erano emersi elementi indicativi della concreta volonta’ della gestante di esercitare il diritto alla interruzione di gravidanza”. La Cassazione, ha invece sottolineato che se il diritto dei genitori ad essere informati viene negato, e’ legittima la richiesta di risarcimento ”dei danni derivati dalla nascita, quali il danno biologico e il danno economico”. Ora sul caso dovra’ tornare la Corte d’Appello di Firenze in diversa composizione.