Z.M.G, all’epoca di anni 86, per calcolosi delle vie biliari, in data 2.4.09 viene sottoposta a ERCP (COLONGIOPANCREATOGRAFIA RETROGRADA PER VIA ENDOSCOPICA)[1] delle vie biliari, con estrazione solo alcuni dei numerosi calcoli e con apposizione, di protesi biliare. Nell’immediato post-operatorio, riscontro di dislocazione della protesi con nuova ERCP (5.9.09) nel corso della quale si decide di non eseguire nulla, se non il riposizionamento della stessa.
Successivamente, la condizione biliare peggiora notevolmente, per cui la paziente necessita di ulteriore ricovero (20.2.10) nel corso del quale viene apposto un CVC (catetere venoso centrale) a carico della succlavia sinistra. In tale occasione, incautamente, viene perforato il polmone sinistro, senza che i sanitari se ne avvedano.
Pertanto, le infusioni dei liquidi provenienti dal CVC vanno ad inondare il polmone, che, dopo qualche giorno, appare completamente opacizzato, da voluminoso idropneumotorace (800 cc di liquido).
Segue intervento chirurgico di toracotomia, con drenaggio della raccolta dei liquidi (6.3.10). Nel contempo, le condizioni della paziente peggiorano notevolmente, con evoluzione verso uno stato di coma, aggravato poi dalla comparsa di gravissime infezioni nosocomiali. Nonostante la gravità dello stato della paziente, per il quale, in data 6/3/10, ella viene trasferita al reparto di rianimazione, in data 27/3/2010, si tenta un temerario intervento a carico delle vie biliari (descritto in cartella come tentativo di prevenire una fistola biliare che invece è già ampiamente presente), in soggetto ad altissimo rischio anestesiologico (ASA IV).
L’exitus sopraggiunge inesorabile il 3.4.10.
Sorprende, pertanto, che un soggetto sostanzialmente sano, benché molto anziano, possa decedere per una semplice calcolosi biliare.
[1] L’ERCP è un tecnica specialistica complessa che utilizza l’endoscopia e della radiologia per studiare i dotti biliari e il pancreas e per trattare un loro malattie. Viene effettuata solo in regime di ricovero ospedaliero, richiede l’osservazione degli dalla sera precedente e l’attenzione dal fumo almeno dal giorno.